Molte persone mi chiedono come fare se si ha un carattere introverso. Come se l’essere introversi sia un aspetto di noi da modificare o “aggiustare”.
Ho due notizie per coloro che si sentono intimamente degli introversi: la buona notizia è che essere introversi non è un difetto, la brutta notizia è che, sebbene si stimi che buona percentuale di persone si senta introversa, in realtà quasi tutti tendiamo a sforzarci di non farlo vedere. Con una ricaduta pesante sul tentativo di far conoscere e apprezzare l’introversione come un aspetto ricco di vantaggi e potenzialità.
Ma cosa significa essere introversi?
Gli aspetti che caratterizzano l’introverso sono l’attenzione rivolta appunto al proprio mondo interiore: per esempio svolgere attività solitarie e arricchenti, preferire la compagnia di poche persone ed essere introspettivi e riflessivi.
Una persona introversa è timida?
Una persona introversa può semplicemente essere depressa?
Tuttavia desiderare di ricaricare le proprie energie in solitudine, dopo un’occasione “social” per un introverso, non deve essere confuso come elemento depressivo. Chi vive uno stato depressivo solitamente prova disinteresse per le cose che in passato gli piacevano, si sente triste, ha problemi nel sonno, nell’alimentazione e fatica a concentrarsi.
Se sono introversa cosa deve fare per cambiare?
In un mondo dove socializzare e stare sotto i riflettori sono diventati elementi di adeguatezza sociale e psichica, l’introverso fin da bambino viene non capito e spinto ad essere quello che non è. Questo adattarsi alle richieste degli altri, grazie alle competenze empatiche innate dei bambini introversi, può diventare il primo scalino di una salita pericolosa verso la negazione della propria identità autentica. Spesso questo tipo di autocensure che l’introverso mette in atto sono così precoci, in famiglia come a scuola, che rimane un automatismo e spesso si finisce per fare “come se” si fosse altro. I pregiudizi sull’introversione limitano la maggior parte delle persone introverse a viversi serenamente e faticano buona parte della propria esistenza a recitare una parte che si sono assegnati tanto tempo fa, con tutta una serie di conseguenze di carattere psicologico come attacchi di panico, fobia sociale, difficoltà lavorative e relazionali.
Come faccio a capire se sono una persona introversa?
- Non ti annoi a stare in compagnia di te stessa
- Ami stare con poche e stimolanti persone
- Riesci a costruire relazioni profonde
- Sei più produttiva e creativa quando hai tempo per stare da sola
- Sei capace di sintonizzarti sulle emozioni degli altri
- Eviti di prendere la parola per prima in un gruppo di persone
- Ti piace osservare una situazione sociale prima d’intervenire
- Sei più capace d’interrogarti sulle tue emozioni e sul tuo mondo introspettivo
Come essere introversa e felice?
2.Rilassarsi dopo una giornata di lavoro aiuta a rigenerarsi e ad avere tempo per riordinare le idee.
3.Negli incontri con gli altri è per voi importante andare oltre le chiacchiere da bar, ma poter approfondire un argomento d’interesse comune o parlare in modo sincero.
4.Il silenzio è d’oro, anche e soprattutto in compagnia. E’ importante che le persone che sono vicino a voi lo capiscano. Così come avere uno spazio tutto per voi, dove ricaricarvi e prendere una pausa dal mondo, diventa essenziale.
5.Avete una ricca vita immaginativa e quindi è vitale per voi dedicarvi ai vostri svariati hobbies.
6.Quando comunicate avete bisogno di tempo: tempo per pensare, per rispondere e per dosare gli amici e le frequentazioni. Non c’è niente di peggio per una persona introversa che sentirsi soffocata dagli altri o costretta a rinunciare ai propri spazi.