DISTURBI ALIMENTARI


Il mio servizio dedicato alle persone che hanno una difficoltà nel rapportarsi con il cibo.



Quando parliamo di disturbi alimentari, l’immagine che spesso appare è quella di una giovane donna molto magra o che usa il vomito per eliminare il cibo assunto dopo un’abbuffata.

In realtà questi sono solo alcuni aspetti marginali di chi soffre di disturbi alimentari, ma la realtà è molto più complessa di così.
Essere consapevoli di avere un problema con l’alimentazione è un processo che richiede tempo e lo spazio per potersi fare alcune domande su cosa davvero ci sta mettendo in difficoltà.
Il cibo può capitare che sia amato e odiato allo stesso tempo e l’attenzione per i pasti o gli ingredienti assunti diventa selettiva o fortemente disordinata.

Pasti consumati con senso di colpa, ansia, vergogna, senso di fame senza fine, di consolazione e tante altre emozioni che accompagnano il consumo del cibo e la digestione.
E alla fine anche la preparazione e la spesa al supermarket ben presto diventano momenti carichi di pensieri e aspettative.

Il rapporto con il cibo è il sintomo di un disagio nella relazione e dell'identità molto più profondo.

Se vivi un problema di restrizioni alimentari oppure di abbuffate, potresti presentare una diagnosi di disturbi del comportamento alimentare.

Molto spesso il pensiero alla base dei disturbi alimentari è: le persone a noi vicine e i nostri familiari possono essere inaffidabili, non disponibili e imprevedibili, ma il cibo è costantemente affidabile, disponibile o controllabile, facendo apparire le relazioni con il cibo più sicure che con le persone.

Il cibo non è mai il vero problema ed è per questo che vedo spesso i danni di terapie alimentari e psicoterapeutiche rapide, per riportare la paziente al normopeso, senza affrontare i nodi profondi che portano poi a continue recidive.
Aggiungo anche che molti disturbi alimentari possono celare altre problematiche psichiche molto più gravi, che restano spesso senza un'adeguata risposta di cura e ascolto.

COME POSSO AIUTARVI?



Fare il primo passo e venire nel mio studio, per molte persone che vivono un rapporto difficile con l’alimentazione, non è sempre facile.


Se da una parte si avverte il bisogno di ritrovare un po’ di serenità dall’altra l’idea di prendere peso, o al contrario di dover rinunciare ai cibi extra, può fare da deterrente.

Chiarisco con il dirvi che io NON mi occupo di diete, né i professionisti con cui collaboro impongono diete ingrassanti o dimagranti.

Non è mio compito invitarvi a mangiare o ridurre le porzioni di cibo. 

Io mi occupo di problematiche come anoressia, bulimia e binge eating da oltre 20 anni. Ho lavorato come specializzanda presso l'Ambulatorio per i Disturbi del comportamento alimentare dell'Area Vasta di Pesaro. Ho gestito uno sportello psiconutrizionale privato e ho collaborato con il gruppo ANANKE di Ancona.

Quello che posso fare per voi è:

- Se non sapete se il vostro problema rientra nella diagnosi di DCA oppure è una condizione di minore entità, ne parleremo insieme per fare chiarezza e rispondere ai dubbi;
- Capiremo quanto questo problema stia condizionando la vostra vita relazionale e/o lavorativa;
- Lavoreremo per aiutarvi a riconoscere le vostre emozioni e a capire dove vanno a finire prima che vadano nel piatto;
- Guarderemo insieme come questo problema limiti la vostra autonomia;
- Potremo anche decidere insieme di fare un lavoro espressivo sul corpo, per allenarci ad ascoltarlo e sentirlo;
- Proveremo anche a guardare cosa vi spaventa tanto;
- E infine sbirceremo tra i vostri desideri e capiremo come procedere dandoci degli obiettivi.


COME FUNZIONA LA PRIMA SEDUTA?



Per prima cosa possiamo iniziare un primo lavoro di contatto e orientamento in una seduta iniziale.

Voi mi racconterete qualcosa per presentarvi ed io vi farò alcune domande per capire meglio come state e se possiamo lavorare insieme. Alla fine del colloquio vi spiegherò come lavoro e quali sono gli elementi emersi dal vostro racconto che potrebbero essere usati come tracce di obiettivi per il nostro lavoro, se decidiamo di proseguire altre sedute. Voglio rassicurarvi sul fatto che raramente non accolgo una richiesta, ma può capitare che in certe situazioni sia necessario che voi siate motivati a  voler proseguire le sedute, altrimenti forse è necessario aspettare un altro momento o trovare un altro collega con cui forse potreste sentirvi più a vostro agio.


SEI UN GENITORE PREOCCUPATO?



Vale lo stesso discorso, come sopra, sia che si tratti di un minore o di un maggiorenne, la cosa  importante è che sia il/la paziente a voler proseguire il lavoro con me.

Se siete una mamma o un papà preoccupati e frustrati dalla situazione a casa durante i pasti, e non solo, possiamo comunque parlarne insieme.
Ovviamente io posso seguire solo un paziente o in alternativa i suoi genitori, non entrambe le situazioni, ma ci sono colleghi con cui collaboro che potrebbero darci una mano a fare un bel lavoro di squadra.


COSA OFFRO A CHI HA UN PROBLEMA LEGATO AL CIBO?



Io ho diversi strumenti che uso da tempo con i casi di disturbo del comportamento alimentare:

Sedute individuali con lavoro verbale sulle vostre emozioni e sulle relazioni con voi stessi e con gli altri;

Sedute individuali con lavoro espressivo con l’uso della musica, del movimento, della respirazione e a volte possiamo usare anche i materiali artistici, per rielaborare come vi sentite e come sentite il vostro corpo;

Sedute di gruppo con percorsi tematici legati a dinamiche ben precise del rapporto con il cibo: per esempio incontri sull’accettazione corporea con l’uso della danza/movimento terapia oppure sulla fame emotiva attraverso un percorso espressivo oppure gruppi esperienziali dedicati all’immagine corporea;

Sostegno alla genitorialità per aiutare le madri e i padri di giovani con un disagio legato al cibo: sono sedute di coppia dove ci mettiamo a lavoro tutti e tre, per capire cosa succede a casa e dare un senso a ciò che appare preoccupante e senza cause, riguardo le condotte alimentari dei vostri figli;

Rete di professionisti: collaboro con diverse figure professionali che possono essere di aiuto, qualora ce ne fosse necessità, al percorso di sostegno psicologico: medici, psichiatra, nutrizionisti, psicoterapeuti familiari;


QUANTO COSTA FARE UNA SEDUTA?


La prima seduta di consulenza costa 94 euro (con ricevuta sanitaria deducibile), sia che per un adulto che per un minore accompagnato dalla coppia genitoriale. 
Le eventuali sedute successive costano 80 euro.

Per avere altre informazioni sugli orari disponibili o su convenzioni e tariffe agevolate, potete contattarmi al +393517901187 oppure info@susannamurray.com




NON SIETE SICURI DI AVERE UN VERO PROBLEMA CON IL CIBO?


Forse potrebbero essere utili alcuni dei post che ho pubblicato a proposito dei DISTURBI ALIMENTARI, dove peraltro vi racconto di qualche libro interessante per approfondire l’argomento.
Oppure potete iscrivervi al mio canale Telegram dove racconto il lavoro della psicoterapia.  
Spero che qualcuno dei miei post possa esservi d’aiuto.

© dott.ssa Susanna Murray - Psicologa Psicoterapeuta Pesaro. Design by Fearne.