Endometriosi: non solo un problema fisico
L’endometriosi non colpisce solo il corpo. Chi ne soffre sperimenta anche un impatto emotivo profondo, che spesso resta invisibile agli altri. Dolore cronico, difficoltà nella vita quotidiana, senso di impotenza, paura legata alla fertilità: tutto questo può minare l’autostima, la fiducia in sé e la serenità nelle relazioni.
Molte donne con endometriosi convivono con sintomi invalidanti per anni prima di ricevere una diagnosi. E quando la diagnosi arriva, spesso è solo l'inizio di un percorso impegnativo. Il dolore non è solo fisico: è anche psicologico, relazionale, identitario.
Il legame tra dolore cronico ed equilibrio emotivo
Il dolore cronico incide in modo importante sulla psiche. A lungo andare, può portare a:- Stanchezza emotiva e senso di esaurimento;
- Ansia anticipatoria del dolore;
- Umore depresso, apatia, senso di solitudine;
- Difficoltà nelle relazioni intime (anche sessuali);
- Sensazioni di incomprensione da parte dell’ambiente sociale o sanitario.
Ecco perché un supporto psicologico può fare la differenza. Lavorare su questi aspetti consente di integrare meglio l’esperienza del dolore nella propria vita e, soprattutto, di non lasciarsi definire dalla malattia.
Il peso invisibile dell’endometriosi sulla vita quotidiana
Molte pazienti raccontano di sentirsi invisibili o addirittura non credute. Il dolore viene minimizzato, le difficoltà relazionali sottovalutate, e spesso chi sta intorno non riesce a capire davvero quanto impatti vivere con questa condizione ogni giorno.
- Spesso la frustrazione nasce non solo dal dolore in sé, ma dall’effetto domino che produce:
- Interruzione della carriera o difficoltà nel mantenerla;
- Rinunce nel tempo libero o nella socialità;
- Complicazioni nella vita di coppia o nel desiderio di maternità.
- Dare voce a questa realtà è fondamentale per restituire dignità a chi vive con l’endometriosi.
La mia esperienza in studio con pazienti affette da endometriosi
Ho scelto di lavorare con le donne che presentavano una diagnosi di endometriosi dopo aver scoperto che è un genere di problematica (forse perché esclusivamente femminile) piuttosto ignorata dalla ricerca clinica in psicoterapia, anche da orientamenti teorico-tecnici differenti.
L'endometriosi in psicoterapia resta una grande buco clinico nella ricerca e strutturazione di una strategia di supporto psicoterapeutico. Questo genera spesso una scarsa comprensione da parte di chi si occupa di psicoterapia delle conseguenze sulla psiche delle donne che devono affrontare una diagnosi del genere, anche perché manca una conoscenza della condizione medica di questa tipologia di pazienti.
L'endometriosi è un problema di salute che porta molte donne a sentirsi sminuite e svalutate, già nel contesto familiare e lavorativo, conducendole a vivere con profondi sensi di colpa le loro difficoltà fisiche e psicologiche. In una parola l'endometriosi genera una profonda solitudine in chi ne è affetta.
Ed è da qui che spesso inizio il mio lavoro: insegnare alle mie pazienti a dare voce e valore a ciò che sentono e pensano. Validare paure e rabbia, per creare all'interno dello spazio terapeutico un primo luogo dove potersi affermare e accogliere, portando poi con il tempo questa maggiore autostima e consapevolezza anche nelle relazioni con gli altri e con altre figure professionali del loro percorso di cura medico.
Psicoterapia ed endometriosi: un percorso per ritrovare sé stesse
Il percorso psicologico non ha come obiettivo “far passare il dolore”, ma dare senso all’esperienza. Lavorare in terapia può aiutare a:
- Recuperare una narrazione positiva di sé, oltre la malattia;
- Riconoscere e accogliere le proprie fragilità senza giudizio;
- Riappropriarsi del diritto al piacere, al riposo, al desiderio;
- Superare il senso di colpa o inadeguatezza legato alla propria condizione;
- Prepararsi a dialogare in modo più efficace con il personale medico.
La psicoterapia come spazio di ascolto e forza
In psicoterapia lavoriamo su diversi livelli:
- Accettare e nominare il dolore, senza sentirsi sbagliate o deboli;
- Gestire le emozioni intense e la frustrazione legata alle limitazioni;
- Riscoprire il corpo come alleato, non solo come fonte di sofferenza;
- Potenziare le risorse personali e rafforzare l’identità, anche nei momenti difficili;
- Imparare a comunicare i propri bisogni (anche medici) con più assertività.
Puoi trovare uno spazio in cui essere ascoltata
Se stai vivendo con l’endometriosi e senti che questa condizione sta influenzando anche la tua emotività, la tua vita di relazione o il tuo benessere generale, non devi affrontarla da sola. La psicoterapia può essere un percorso concreto per prenderti cura non solo del corpo, ma anche di te.
Nel mio studio a Pesaro (oppure online), offro la possibilità di una prima consulenza psicologica e una valutazione diagnostica, in cui ti aiuto a esplorare quello che stai vivendo e a individuare i primi passi per stare meglio.
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