Le recensioni per un bravo psicologo
Vorrei condividere il motivo per cui non troverete recensioni dei pazienti sul mio sito web o sui social media. La mia priorità principale è il benessere e il percorso verso il cambiamento dei miei pazienti, e credo fermamente che ogni azione che intraprendo come terapeuta debba avere una valenza terapeutica.
Quella volta che mi hanno chiesto di andare in tv con i miei pazienti
Tanti anni fa una nota casa di produzione televisiva che realizzava format per una tv (che ora non nominerò, ma che sicuramente intuirete ) mi chiese di fare la versione italiana di un programma americano dove si raccontavano le vicende di pazienti affetti da disposofobia (accumulo compulsivo di oggetti vari). L'idea era di coinvolgere alcuni dei miei pazienti. Fu una lunga telefonata perché la produzione non riusciva a comprendere un concetto molto semplice: ogni atto richiesto dal terapeuta al paziente, ha senso solo se rimane sull'obiettivo del lavoro che si fa insieme. In sintesi se non serve alla terapia, non è un azione terapeutica e quindi deve restarne fuori.
Chiedere a un paziente soddisfatto di scrivere una recensione potrebbe sembrare una pratica comune, ma per me è una questione di libertà e autonomia. Ogni individuo che attraversa il percorso terapeutico merita la possibilità di concentrarsi esclusivamente sulla sua crescita personale e sul suo benessere, senza sentirsi in alcun modo obbligato a "compiacermi".
La terapia è uno spazio sicuro e rispettoso dove i vostri pensieri e le vostre parole sono preziosi e privati.
La mia filosofia terapeutica è basata sulla fiducia, sull'empatia e sulla costruzione di una relazione di lavoro solida e autentica.
Non cerco la gratificazione personale attraverso recensioni o testimonianze. Al contrario, cerco di creare un ambiente in cui potete esplorare liberamente i vostri pensieri, sentimenti e preoccupazioni. Se un paziente è arrabbiato per una cosa che ho detto oppure non è d'accordo su qualcosa è per me fondamentale che possa sentirsi libero di dire tutto senza filtri.
Con qualche paziente più intraprendente ammetto che, nel corso di questi oltre 20 anni nel mio studio di psicologia a Pesaro, ho preso pure qualche insulto. Ma diciamo che fa parte delle relazioni con le persone.
