A chi si avvicina per la prima volta a questo approccio corporeo, alcuni spunti possono apparire fumosi o difficili da capire in modo chiaro.
La domanda che molte mi rivolgono è: "ma che vuol dire mettersi in ascolto del corpo?".
Disagio n.1: Stare in apnea
Allora vi faccio un esempio: quante volte avete riflettuto sul fatto che trattenete il respiro in alcune situazioni, anche nella vostra quotidianità?E' un movimento inconsapevole, ma che alla lunga crea tensioni muscolari e dolori nella zona addominale (mal di stomaco e contratture nella schiena ne abbiamo?).
Disagio n.2: Nascondere la pancia
Quante volte avete osservato che tirate in dentro la pancia?Se vi vergognate della vostra pancia, probabilmente in molte occasioni contraete la muscolatura e costringete il corpo a non seguire la sua forma e il suo movimento naturale (colite e dolori intestinali vi dicono qualcosa?).
10 minuti al giorno
Mettersi in ascolto del corpo vuol dire iniziare a trovare 10 minuti al giorno per lasciare libero il corpo, sedute in un luogo tranquillo, e sentire cosa percepiamo: come è il nostro respiro? È breve o prolungato? Non forziamolo, ma limitiamoci ad osservarci.Per esempio concentriamoci sulla pancia: come sono i nostri muscoli? Tesi o rilassati? Dove sentiamo dolore? Sentiamo dei rumori o dei movimenti nella pancia?
Se ogni giorno iniziate con il dedicare 10 minuti di ascolto, senza imporre una postura, ma semplicemente osservando cosa accade nel vostro corpo, pian piano i muscoli potranno iniziare a rilassarsi e voi potreste acquisire una nuova consapevolezza su cosa accade quando avete "quei crampi allo stomaco" o "quelle terribili coliche".
Rallentate e fermatevi 10 minuti al giorno.
E' un inizio e se volete proseguire in un lavoro di miglioramento del benessere potete scaricare gratuitamente 50 MODI PER PRENDERCI CURA DI NOI STESSE, il pdf che ho creato per il 2017.