Movimento terapia: stare nel presente con il corpo

Pesaro PU, Italia


Stare nel presente è un suggerimento che può capitare di leggere o sentirsi dare di frequente.
Tuttavia se si è abituati a correre tutto il giorno per programmare ed organizzare il futuro o se avvenimenti del passato c'impongono momenti di pausa ed una ricerca di risposte, "stare nel presente" diventa esclusivamente un'insieme di parole distanti dalle nostre reali possibilità.
Quello che in fondo verrebbe da dire è: " Tante belle parole, ma se si è pieni di preoccupazioni o d'impegni, come si fa a vivere il presente e stop?".
Condivido anch'io che non sia possibile raccontarsi che basti cambiare atteggiamento, perché ogni nostro comportamento è motivato da elementi validi, non sono mai casuali, e la forza di volontà non serve a nulla.

Soprattutto quando, per stare nel presente, non sappiamo da dove partire. E' necessario pensare alle cose che devo fare oggi? Bisogna vivere alla giornata?

Assolutamente no. Non esiste un'unica strada con consigli precisi, perché non siamo tutti uguali ed ognuno ha la sua storia e le sue peculiarità.
Prima di poter entrare in contatto con le proprie emozioni del presente è necessario un lungo lavoro su se stessi, altrimenti dopo il primo tentativo si lascia perdere e si fugge a gambe levate.

Ecco quindi quello che posso suggerire come esercizio "propedeutico": partiamo dall'ascoltare il corpo ( una parte di noi molto concreta, che conosciamo bene ) con un esercizio semplicissimo. A molti potrà sembrare quasi banale e inutile. Invece sono proprio le piccole cose a fare la differenza, quando si parte per un cammino nuovo.

Quindi provo a darvi alcuni suggerimenti per ricreare un piccolo spazio personale, tascabile e portatile, per rigenerarvi.

Come riscaldamento iniziale di molti gruppi di movimento parto da un piccolo lavoro sul respiro e sull'ascolto di sé.

Trovate 10 minuti per stare da soli e in pace. Se siete all'aperto è anche meglio.

Potete decidere di stare in piedi o seduti.

Scegliete liberamente se restare con gli occhi aperti o chiuderli.

Respirate pensando esclusivamente al vostro respiro.

Sentite come respirate.

Non sforzatevi di respirare lentamente ma seguite il vostro ritmo.

Osservatevi:
viene dalla pancia?
dal petto?

Osservatevi e basta.

Senza giudizio.

Senza aspettative.

Poi immaginate che il vostro respiro vada verso le braccia, le mani, le gambe e i piedi.

E state in ascolto.

Se sentite il desiderio di fare qualche piccolo movimento, come sgranchirvi o aggiustarvi, lasciate che avvenga.

Seguite il corpo e il respiro.

Se è la vostra prima esperienza di lavoro corporeo, non superate i 5 minuti.

Se desiderate utilizzare una musica da ascoltare come sottofondo vi suggerisco The sixth station di Joe Hisaishi. L' ho usata spesso con i miei ragazzi del laboratorio, perché è suggestiva e a loro piace molto.

Spero riusciate a dedicarvi questo piccolo spazio solo per voi.

Vorreste poter fare un'esperienza di lavoro corporeo e di (danza) movimento terapia? 

Per conoscere la mia disponibilità per i prossimi corsi individuali e i gruppi al femminile a Pesaro potete visitare il sito web Body Mind Studio

© dott.ssa Susanna Murray - Psicologa Psicoterapeuta Pesaro. Design by Fearne.