La relazione che cura


"Gli analisti esistono soltanto nel rapporto col paziente. Nella vita sono uomini e donne come tutti gli altri, né migliori né peggiori"

A. Ferro, presidente della Società psicoanalitica italiana


Pare piuttosto ovvio.

Ma si pensa spesso che gli psicoterapeuti dovrebbero essere stati a loro volta in psicoterapia.

Perché?

Direi che lo psicoterapeuta è costantemente a contatto con il disagio, i conflitti e la complessità emotiva che i pazienti portano ogni giorno in seduta. Inoltre per poter affrontare in modo adeguato la multisfaccettata relazione con il paziente (tra transfert, controtransfert, proiezioni e agiti che sfuggono negli angoli) è necessario poter mantenere un sufficiente grado di benessere e di consapevolezza di sé.

Io credo che la terapia ha come fulcro la relazione che si crea tra psicoterapeuta e paziente, quindi è fondamentale che quest'ultimo sia adeguatamente conscio dei propri limiti e del le proprie paure, per poter assicurare al paziente un'accoglienza attenta.
Uno psicoterapeuta presente e disponibile durante la seduta con il paziente, crea il primo mattone per costruire una relazione a due, aperta a quello che può accadere nello spazio della seduta.
Che dal mio punto di vista non è solo lo spazio psichico, ma anche lo spazio fisico e di tempo in cui avvengono "cose" tra entrambi i soggetti terapeuta e paziente.

Quello che succede nella stanza dello psicologo è la storia di una relazione


Un ritardo, un oggetto dimenticato, un gesto oppure elementi tipici del mio lavoro come un oggetto nato dalla creatività momentanea del paziente, usando colla e materiali che metto a disposizione in seduta.
Tutti questi sono accadimenti che raccontano non solo il mondo emotivo del paziente, ma anche quale relazione c'è in quel momento tra me e il paziente.
Capire i tanti elementi di questo particolare tipo di relazione, è la chiave fondamentale per il paziente per capire cosa accade nelle sue relazioni della sua quotidianità fuori dallo studio dello psicoteraputa.

L'importanza di vivere in diretta cosa accade nella nostra relazione


Certo a volte è possibile lavorare insieme al paziente per analizzare una lite con il fidanzato o una bella serata con un caro amico, ma vivere "in diretta" una relazione e poterla guardare da vicino con tutte le emozioni spesso contradditorie che porta con sé, è un' occasione unica.
La relazione tra psicoterapeuta e paziente è davvero l'occasione per rivivere tutte quelle situazioni di disagio che a volte non si sa bene come affrontare: senso di colpa, rabbia, gelosia, senso di essere svalutati, paura di essere non compresi, di essere usati, di essere abbandonati, ecc.
Poterne finalmente parlare con la persona stessa, in questo caso lo psicoterapeuta, con cui viviamo questa emozione è l'opportunità per approfondire cosa ci accade davvero e iniziare davvero a capire chi siamo. E di seguito anche cosa davvero vogliamo e cosa ci fa davvero paura, elementi che spesso sono alla base delle nostre scelte nella vita e nelle relazioni con gli altri.



E a voi capita di avere problemi nelle relazioni con gli altri, ma avete la sensazione di non capire quanto è una vostra responsabilità e quanto invece dipende dagli altri?
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© dott.ssa Susanna Murray - Psicologa Psicoterapeuta Pesaro. Design by Fearne.